GDL Liberi di Leggere_Violenza fisica e morale
Incontro mensile del Gruppo di Lettura Liberi di Leggere a cura di Silvia Andreoli.
Tema dell'incontro: Violenza fisica e morale, in occasione della Giornata per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne.
Libri del mese:
Philip Roth, L'animale morente
Da trent'anni, da quando la rivoluzione sessuale ha bussato alla sua porta, il professor David Kepesh tiene fede al suo giuramento: non avere mai una relazione stabile con una donna. Ma un giorno, nell'aula del suo corso di critica letteraria all'università, entra Consuela Castillo, ventiquattrenne di una bellezza conturbante, una ragazza cubana alta e affascinante che scatena il desiderio e la gelosia del maturo professore.
Marie-France Hirigoyen, Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro
Questo libro affronta un tema di drammatica attualità, che comincia a essere studiato dagli psicologi e considerato anche dalle organizzazioni del lavoro. Il "mobbing" è al centro dell'attenzione di molte riviste e giornali. È possibile distruggere qualcuno con le parole, gli sguardi, i sottintesi: espressioni come violenza perversa o molestia morale si rifescono a questo tipo di situazioni. Con l'apporto di numerose testimonianze, l'autrice analizza le peculiarità dei rapporti perversi e mette in guardia contro ogni tentativo di banalizzazione. Che si tratti di una coppia, di una famiglia o degli impiegati di un'azienda, il processo che porta le vittime nella spirale della depressione, se non al suicidio, è lo stesso.
Nina Bunjevac, Bezimena. Anatomia di uno stupro
Benny lavora come guardiano in uno zoo. Un giorno, tra i visitatori nota una donna che gli ricorda qualcuno. La osserva dalla finestra del rettilario: è candida come neve e ha con sé un taccuino da disegno che tiene stretto fino a quando, un attimo prima di andare via, lo dimentica davanti alla vasca degli orsi polari. Per Benny la donna non l'ha lasciato lì per caso: quel taccuino è un'esca, il segnale che dà il via a un gioco di seduzione in cui lui è la vittima designata. O forse è solo il primo passo verso il buio che ha sempre cercato. Con il suo segno denso e corporeo, Nina Bunjevac ha creato una parabola moderna che illustra senza ipocrisie la brutalità della violenza sessuale. Un'opera che ritrae la spaventosa normalità di chi giustifica l'orrore delle proprie azioni.